La Transizione 5.0 è un piano di incentivi promosso dal governo italiano per promuovere la digitalizzazione e la sostenibilità delle imprese italiane. Con un finanziamento di 6,3 miliardi di euro per il biennio 2024-2025, il piano prevede incentivi sotto forma di credito d’imposta.
La Transizione 5.0 valorizza la sostenibilità integrando soluzioni di efficienza energetica con pratiche legate alle energie rinnovabili e all’economia circolare. Questo approccio mira a ridurre l’impatto ambientale delle attività industriali, promuovendo produzioni e consumi più responsabili.
Il 2 marzo 2024 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge n. 19/2024 che istituisce il Piano Transizione 5.0, successivamente convertito in legge con l’approvazione della legge di conversione 56/2024 art. 38. A partire dal 1° gennaio 2024, il Piano Transizione 5.0 è ufficialmente entrato in vigore, aprendo nuove opportunità per le imprese italiane (per saperne di più clicca qui).
Tuttavia, per accedere agli incentivi previsti, sarà necessario attendere ulteriori 30 giorni per la pubblicazione di un decreto attuativo che dettaglierà gli aspetti operativi del nuovo processo di richiesta e accesso ai finanziamenti.
Il Piano Transizione 5.0 rappresenta un fondamentale programma di incentivi economici per le imprese italiane nel biennio 2024-2025, mettendo a disposizione un ampio finanziamento di 6,3 miliardi di euro sotto forma di credito d’imposta, con l’obiettivo di promuovere la digitalizzazione delle aziende e la riduzione dei consumi energetici, contribuendo così a mitigare l’impatto ambientale complessivo.
Il Piano Transizione 5.0 è rivolto a un’ampia gamma di imprese che intendono investire in progetti innovativi finalizzati alla riduzione dei consumi energetici in Italia.
Le imprese beneficiarie devono essere conformi alle normative nazionali e regionali sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, nonché sui contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.
Non contano né la dimensione, né la residenza, né la forma giuridica né il regime fiscale.
Gli investimenti mirati all’acquisto di nuovi beni materiali o immateriali possono includere:
Macchinari e Componenti di Macchinari: Acquisto di nuove attrezzature o componenti di macchinari per migliorare l’efficienza e l’automazione dei processi produttivi.
Software e Tecnologie Informatiche: Acquisizione di software specializzato per ottimizzare la gestione aziendale, monitorare i consumi energetici, o integrare soluzioni digitali nei processi operativi.
I beni acquistati devono essere conformi ai vincoli e alle specifiche indicate nel Piano Transizione 5.0 e devono garantire un reale risparmio energetico.
Le spese accessorie consentono alle imprese di ampliare gli investimenti incentivabili, focalizzandosi su aree chiave come:
L’energia rinnovabile, come acquisto e installazione di sistemi per la produzione di energie rinnovabili (tranne delle biomasse).
La formazione del personale per acquisire o consolidare competenze per la transizione energetica e digitale dei processi produttivi nel contesto del Piano Transizione 5.0, di cui la spesa deve costituire al massimo il 10% degli investimenti totali e valere massimo 300 mila euro.
I beni acquistati devono essere conformi ai vincoli e alle specifiche indicate nel Piano Transizione 5.0 e devono garantire un reale risparmio energetico.
È fondamentale che almeno uno dei beni acquistati o l’insieme dei beni comporti una significativa riduzione dei consumi energetici e che abbiano un impatto tangibile sulle prestazioni energetiche complessive dell’azienda.
Riduzione del 3% nei Consumi della Struttura Produttiva;
Riduzione del 5% nei Consumi del Processo Produttivo interessato dall’investimento.
Requisito chiave, il calcolo si basa sul confronto tra i consumi energetici registrati dopo l’implementazione dei beni strumentali 5.0 e quelli relativi all’anno precedente all’investimento.
Per linee ed impianti simili a quelli esistenti il calcolo avviene confrontando i consumi registrati dopo l’implementazione con quelli relativi a periodi precedenti.
Nel caso in cui l’azienda sia di nuova costituzione o non disponga di dati storici sui consumi energetici pregressi per confronto interno, il calcolo del risparmio energetico avviene utilizzando uno “scenario controfattuale”.
Il Piano Transizione 5.0 non consente la cumulabilità con il Piano Transizione 4.0 né può essere cumulato con il credito d’imposta per gli investimenti nella Zona Economica Speciale (ZES) unica.
Il resto degli incentivi disponibili nel contesto del Piano Transizione 5.0 può essere cumulato con altre agevolazioni, purché il limite massimo di sgravio non superi l’importo totale degli investimenti effettuati dall’azienda.
La qualità e l’integrità dei dati sono elementi essenziali per sfruttare appieno le agevolazioni fiscali associate alla transizione verso l’Industria 5.0. Le nostre soluzioni assicurano la correttezza e l’affidabilità delle informazioni grazie alle quali le aziende possono beneficiare di incentivi fiscali e agevolazioni legate all’innovazione e alla modernizzazione dei processi produttivi.
L’affidabilità e la verificabilità dei dati sono elementi fondamentali per la rendicontazione anche di tipo non finanziaria in quanto forniscono dati concreti sulle prestazioni, consentendo di valutare se gli obiettivi sono stati raggiunti e in che misura. Favoriscono la trasparenza delle attività e dei fondi spesi, promuovendo una maggiore accountability verso gli stakeholder e i finanziatori e contribuisce a migliorare l’immagine aziendale, dimostrando un impegno tangibile verso la sostenibilità ambientale.
La nostra expertise ci permette di aiutare le aziende ad attuare e gestire la Transizione 5.0, una vera e propria rivoluzione che può trasformare radicalmente le performance aziendali migliorando l’efficienza, la qualità e la competitività.
Le nostre soluzioni sono nativamente pronte per la Transizione 5.0 e risolvono specifici problemi, ottimizzano processi e accelerano la crescita del business aziendale. Sono in grado di abilitare il monitoraggio continuo e la visualizzazione dei consumi energetici al fine di generare efficienza attraverso la raccolta, l’analisi e la rielaborazione dei dati prodotti.
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